Andrea Venturi

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Andrea Venturi

@ Axel Technology
Mi sono laureato in ingegneria elettronica a Bologna nel 1993. Da allora ho intrapreso un percorso professionale abbastanza variegato. Sono entrato in Cineca, un centro di supercalcolo di livello Europeo, nel 1995, come esperto di “tecnologie internet”, allora agli albori in Italia. Nel 2004, ho cominciato ad interessarmi alla trasformazione digitale del servizio televisivo, specialmente in merito alle nuove capacità “interattive”. Per questo ho realizzato, insieme al socio Lorenzo Pallara, un software libero chiamato opencaster per la diffusione di applicazione interattive MHP. Dal 2008 al 2014, ho fondato una società per verificare la sostenibiltà del modello economico sotteso allo sviluppo di software aperto per la tv interattiva: Avalpa. Dal 2015, sono entrato in forza ad Axel Technology proprio per lo sviluppo del nuovo mixer broadcast digitale Oxygen 3000D, completamente realizzato da tecnici italiani e da software libero, tema del mio discorso di questo convegno. Per questo sviluppo ho contribuito a sviluppare e rilasciare un driver di periferica audio I2S del kernel Per il futuro, sono convinto che troverò ancora nuove sfide alla cui soluzione cercare di dare il mio contributo. Sono sempre stato e rimango tuttoggi appassionato studioso dell’elettronica e dell’informatica, nel loro progredire, ancor di più da quando il ricorso alla condivisione di tecnologie e saperi aperti ha permesso lo sviluppo di una base di partenza talmente ampia da garantire a tutti (i meritevoli) la capacità di competere ad armi pari a livello globale. Col software libero non ci sono proprio più scuse per non riuscire a produrre prodotti e servizi di qualità e potenza superiore, come il riscontro che ottieniamo al progetto a cui sono oggi dedicato dimostra inoppugnabilmente.

Talks

2017 Case study: Linux Embedded per prodotti elettronici italiani
45'
Si parla tanto di Linux come una tecnologia dirompente ma non è mai chiaro il perché. In questo talk verrà mostrato come utilizzare il modello di innovazione del “software libero” per dare alla creatività italiana quel boost di tecnologia che permette di competere nel mercato globale. In questa presentazione, vogliamo condividere l'esperienza ed i risultati di tre anni di lavoro in merito all'implementazione pratica di un prodotto elettronico basato su Embedded Linux. Gli elementi qualificanti che andremo a descrivere sono: • La rivoluzione dei SOC cinesi (Allwinner, Rockchip, Amlogic..): perché stanno sbaragliando il mercato dell'embedded, come “maneggiarli” con cura per non rimanerci sotto! • Come gestire il processo di boot: microsd / nand, high reliability / upgrades • Kernel e dintorni: mainline o vendor-provided? Tipologie rapresentate, come e perché: ◦ sviluppo custom, GPIO ad interrupt (GPIOLIB troppo recente) ◦ contribuzione al kernel ◦ come migliorare driver (troppo) basic: I2C • Quale sistema operativo: perché buildroot, invece di Debian o Yocto! Utilizzare screen per gestire processi di sistema in maniera mantenibile • Usare Qt a licenza GPL per un motore di rendering general purpose: OpenPeacock! La sfida del DRM (la piattaforma grafica Linux) e di OpenGL ES su questi SOC. • Infine, come (non) sviluppare un applicativo di business logic in C, per gestire un processo “soft real time”! In conclusione, quali risultati questo approccio ha portato, al di là del prodotto? Una sostanziale efficacia produttiva complessiva ed una acquisita consapevolezza che questa via, meglio di altre, fornisce “potenza e controllo” alle aziende italiane nella continua rincorsa del mercato globale.